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Proloco Anzano del Parco

La Pro Loco di Anzano del Parco. Tra storia, colore, costume e presidenti.

L'occasione del venticinquesimo di fondazione della Pro Loco ci permette di tracciare un profilo, una specie di storia seppur concisa, di quello che ha rappresentato e tuttora rappresenta la Pro loco per un piccolo paese quale appunto è Anzano del Parco.

Verso la fine degli anni sessanta Anzano del Parco è ancora un paese agricolo/artigianale che però si sta aprendo allo sviluppo residenziale ed industriale, tipico di questa zona della Brianza comasca. I giovani che frequentano l'oratorio sono solitamente dediti al gioco del pallone, e formano una sorta di grande ed unica compagnia di paese che ad un certo punto decide di darsi un nome, anche per etichettare l'appartenenza campanilistica al paese, nasce in quel periodo il gruppo Anzano 15.

È però negli anni settanta che avviene la trasformazione, quando una parte di quel gruppo, con il coinvolgimento della parrocchia e dell'Amministrazione Comunale, inizia a progettare manifestazioni di più ampio respiro che aprono con decisione alla partecipazione popolare di tutta la cittadinanza.
Di quei tempi l'organizzazione di un concorso ippico di livello nazionale svoltosi presso la zona delle scuderie, uno spettacolare presepe vivente e poi, all'inizio degli anni ottanta, arriva il Babbo Natale con tanto di slitta a consegnare i regali ai più piccoli, quindi una sfilata carnevalesca in stile Viareggio in collaborazione con il corpo musicale Giuseppe Verdi, ed a seguire le prime popolari feste paesane accampati alla bellaemeglio nel nuovo centro sportivo comunale di via Valera.
Artefice su tutti di quel periodo ruspante un dinamico Giuliano Colombo che saggiamente decide sia giunto il momento di mettere tutto nero su bianco ed ufficializzare mediante atto notarile la nascita di una associazione particolare, la Pro Loco di Anzano del Parco: è il 27 giugno 1985.
Con poche risorse ma con tanto entusiasmo sotto la presidenza dello stesso Giuliano Colombo l'associazione inizia a porsi come riferimento importante di ogni iniziativa, diventando un polo di aggregazione e di socializzazione di assoluto livello.
La festa paesana di inizio luglio richiama da subito ad Anzano del Parco grandi folle di amanti del ballo perchè Giuliano Colombo invita orchestre che sanno fare buona musica e spettacolo come quella di Leo Ceroni, oppure quella di Remo Germani. Ma non solo ballo liscio, anche tante altre iniziative, e per i giovani, le incredibili evoluzioni dei centauri del trial acrobatico, ed anche i coloratissimi raduni dei maggiolini. Poi gli spettacoli di cabaret, un anticipo di Zelig con la comicità del Tognella, di Marino Guidi, di Carletto Bianchessi, per continuare qualche anno più tardi con i Legnanesi, infine, in vista del Natale, fanno la loro comparsa le prime luminarie ad addobbare ogni angolo del paese, frazioni comprese.
Intanto a Giuliano Colombo succede al comando della Pro Loco Guido Gilardoni. L'impegno non accenna a diminuire, anzi il nuovo presidente saprà dare qualità gastronomica alla festa paesana in virtù delle sue professionali abilità in materia. La Pro Loco organizza in quegli anni concorsi di pittura, mostra del libro, ma è alla festa paesana che sa esprimersi al massimo invitando gruppi musicali di livello nazionale.
Nel 1989 la Pro Loco organizza addirittura un veglionissimo di fine anno, e siccome ad Anzano non esiste una struttura adeguata, ecco che per l'occorrenza si noleggia un tendone da circo. Mettere seicento persone a fine dicembre con 10 gradi sottozero all'interno di un tendone riscaldato, con tanto di pista da ballo, palco per l'orchestra, tavoli e sedie, organizzare il bufet ed anche ricavare lo spazio dedicato al guardaroba, rimane sicuramente l'impresa più inverosimile sin qui realizzata.
Negli anni novanta le iniziative si intensificano ulteriormente. Accanto ai tradizionali appuntamenti si organizza una grande Kermesse di ciclocross inserita nel calendario nazionale di specialità, che porta ad Anzano ciclisti affermati quali Chiappucci e Casartelli ed un allora giovanissimo Ivan Basso. In paese arrivano pure le televisioni, Retemia , Antennatre, e la Rai per immortalare i campioni del ciclocross ed una madrina d'eccezione, Angela, la famosissima brunetta dei Ricchi e Poveri.
Nel novantuno per rendere più accogliente lo spazio ristorazione della festa paesana si acquista un nuovissimo grande tendone che terrà a battesimo, nell'edizione del 92, la prima dell'orchestra Casadei ad Anzano. In una serata che minaccia temporale accorrono in tremila. Esibizione spettacolare, gente dovunque, la pista di atletica trasformata in pista da ballo, tutto alla perfezione tutto sul filo del rasoio con il temporale sempre più incombente. Quando a fine spettacolo l'orchestra inizia a smontare, si aprono le cataratte del cielo, ma oramai la gente è già sfollata e nella mente di tutti resta la tangibile consapevolezza di aver organizzato un qualcosa di unico e di eccezionale successo.
Negli anni successivi altre grandi orchestre, da Bagutti a Genio e Pierrot, passando attraverso serate dedicate ai giovani con l'immancabile discoteca sotto le stelle. E quando Gilardoni lascia la presidenza dell'associazione nel 1994, arriva Angelo Frigerio. Dall'alto della sua esperienza sa caricare al massimo i suoi collaboratori, tutti molto più giovani di lui, un gruppo inossidabile dove ognuno divertendosi riesce a dare il massimo per far divertire gli altri. Ed è proprio questo il grande segreto che ancora oggi dopo tanti anni fa della Pro Loco di Anzano del Parco una delle realtà più frizzanti esistenti in zona.
Prende quota la festa pasquale con il lancio di palloncini per i bambini e l'immancabile omaggio dell'uovo di cioccolato, ma c'è anche spazio per la musica gospel nella chiesa parrocchiale prima di Natale, il presepe con le sagome a misura d'uomo, mentre per il carnevale dei bambini arriva un maghetto ad allietare la festa in maschera presso il teatro dell'oratorio vecchio, al Pio XI.
Angelo Frigerio passa il testimone nel 1997 ad un giovane Alberto Torresan. Lo spirito fresco contagia i più giovani. Sono di quel periodo i mercatini dell'usato organizzati prima lungo la strada verso la chiesa e poi nella zona della chiesetta dell'Addolorata con tanto di tamburini e di sbandieratori. Si rinnova la slitta di Babbo Natale, compare il Bunji Jumping alla festa di luglio così come il Kart cross e le minimoto, poi alle soglie del duemila ci si organizza al meglio perchè nel frattempo l'Amministrazione Comunale ha realizzato, presso il centro sportivo, una nuova palazzina polifunzionale, rendendo più confortevole lo spazio destinato alle varie manifestazioni.

Nel duemila diventa presidente Luigi Conte, il presidente sin qui più longevo, durerà in carica per nove anni. L'arrivo del nuovo millennio viene festeggiato alla grande. A luglio tornano in tremila a riempire il centro sportivo comunale in una serata calda e magica per assistere all'esaltante concerto di Davide Van de Sfroos.
Potendo disporre della palazzina comunale, la Pro Loco può organizzare altre manifestazioni come il veglione di fine anno oppure la serata danzante a carnevale. Cattura un interesse sempre più crescente la sagra della castagna e della mela di fine ottobre, diventata appuntamento di grande richiamo e che nell'ultima edizione, ha portato al record di quattro quintali di castagne sapientemente trasformate in caldarroste. La Giubiana di fine gennaio assume i connotati di una festa chiassosa alla quale nessun ragazzo di Anzano può rinunciare, mentre per i più piccini sempre coinvolgente lo spettacolo di burattini prenatalizio portato in scena da Daniele Cortesi il burattinaio più famoso d'Italia.
Siamo ai nostri giorni e quella che è stata la storia lascia il posto alla quotidianità della cronaca. Nel frattempo Giovanni Riva viene nominato presidente giusto in tempo per vedere volare via (ed è la seconda volta che succede) il tendone a copertura del palco dell'orchestra. Ancora un giovane presidente ( ma con tanta gavetta alle spalle) a connotare come l'associazione sia aperta a tutti quei giovani, una moltitudine di ragazze e di ragazzi che tutt'oggi ne formano l'ossatura portante, linfa nuova indispensabile se si vuol ragionevolmente pensare di proseguire con successo la strada sin qui magistralmente percorsa.
Oltre ai presidenti che hanno dato un'impronta personale ed indelebile all'associazione, andrebbero citati tutti quei volonterosi che nei venticinque anni del sodalizio si sono adoperati lavorando nell'ombra per la miglior realizzazione di quanto programmato. Sarebbe una storia lunga e si correrebbe il rischio di dimenticare qualcuno, allora nel ringraziare pubblicamente tutti quelli che hanno reso possibile il successo della Pro Loco, credo sia doveroso ricordare l'impegno assiduo di una persona che è stata, ed ancora oggi per noi, è il simbolo dell'associazione, Antonia Morandi, cassiera, segretaria, vicepresidente, una vita intera spesa al servizio della Pro loco di Anzano del Parco.

Badate bene che in Pro Loco non ci sono solo quelli del direttivo. A menar la danza con loro e non meno importanti di loro, uno stuolo infinito di collaboratori. Ne avrete sicuramente sentito parlare perchè si tratta dei famosissimi "Capun D'Anzan".

LA PRO LOCO

 

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